Gita con Orson
gen19
Cari amici e fan de i Licaoni di tutto il mondo,
finalmente mi sono deciso ad uscire allo scoperto e a dare anche io il mio contributo a questo blog.
Innanzitutto un grazie speciale ai miei amati Licaoni per avermi concesso questa opportunità.
Mi presento, sono Fabio e da anni seguo il gruppo a cui questo blog è deidicato, annotando quante più informazioni possibile sulla loro attività.
In tanto tempo al seguito di questi geniali artisti, ho avuto modo di raccogliere ogni tipo di memorabilia che, sono sicuro, un giorno quando i Licaoni saranno il gruppo più famoso del pianeta, varranno milioni di euro. Inutile dire che per niente al mondo me ne priverò.
Già da un paio di anni sto lavorando ad una biografia ufficiale del gruppo. La mole di fatti e nomi da riordinare è vastissima e il lavoro procede molto a rilento.
Eccovi qui di seguito una breve anteprima del libro; spero sia di vostro gradimento.
(..) ma è soltanto qualche anno più tardi che avviene il primo incotro del gruppo con un uomo di cinema. E che cinema.
Nella torrida estate del ’37 i Licaoni, in gita a Barcellona, vengono ospitati per alcuni giorni da Salvador Dalì, il quale presenta loro un giovane uomo di spettacolo americano: Orson Welles.
Da subito il gruppo si affeziona al ventiduenne corpulento, soprannominandolo affettuosamente: "Ciccione di merda" e "Testa di cazzo".
Le notti passano allegramente nel giardino di Villa Dalì, disquisendo di Arte e cazzi vari, fra una pattonata al caro Orson e una tastata di culo a Gala. Nella fattispecie le discussioni si animano a proposito del Cinema, il nuovo mezzo di comunicazione emergente.
E’ proprio durante una di queste sedute animate che i Licaoni sono autori di uno scherzo al telefono ai danni del giovane Orson: gli fanno credere che la terra verrà invasa di lì a poco dagli alieni. Welles fugge via in preda allo spavento, fra le grasse risate degli astanti.
Rimasti senza coglionazzo da vessare, i Licaoni risolvono la serata buttandola su argomenti a loro cari: Ruti & Scurregge. (NdA: proprio da questo avvenimento nasceranno i caratteristici baffetti di Salvador Dalì).(..)
A presto per nuovi estratti da "Vita e Opere de i Licaoni".
Vostro,
Fabio.